Come diventare docenti nella scuola di oggi
Il sogno della docenza e di entrare a far parte del mondo dell’insegnamento è un obiettivo che, a dirla tutta, ha ancora il suo grande appeal oggi. Potrebbe sembrare che, i nuovi docenti, siano sempre di meno e che il mondo della scuola stia subendo, in maniera passiva, il processo di globalizzazione. Niente di più errato. Ad oggi sono centinaia, infatti, i nuovi docenti o gli aspiranti tali che si chiedono: “Come diventare docenti nella scuola di oggi?“.
Nel corso degli anni, il processo per diventare docente ha subito diverse variazioni, conducendo a quello che è il percorso moderno per affacciarsi a questo mondo. Si tratta di un settore, quindi, in continua espansione e come tale richiede nuove menti, persone in grado di fare la differenza.
In questo articolo vediamo insieme come diventare docenti nella scuola di oggi, seguendo il percorso per i vari istituti di ordine e grado.
Indice dei contenuti:
Come diventare docenti: il percorso generale
Prima di vedere i dettagli per ogni singola tipologia di ordine scolastico, bisogna prima fare una premessa. Per diventare docente nella scuola italiana è necessario rispondere a due requisiti fondamentali:
- Conseguire un titolo di studio che fornisca l’accesso all’insegnamento. In questo caso parliamo di una Laurea Magistrale o vecchio ordinamento. Tra i titoli di studio figurano però anche i Diplomi Tecnici (per Insegnante Tecnico Pratico, ITP), che permettono di divenire insegnante anche con il solo diploma a sfondo tecnico, ottenibile in quasi tutti gli istituti ad eccezione dei licei; QUI trovi l’elenco di tutti i diplomi ITP.
- Ottenere l’abilitazione (si può comunque insegnare senza abilitazione tramite MAD o inserimento nella II fascia delle Graduatorie Provinciali delle Supplenze conosciute meglio come GPS).
Questi fanno parte di quei requisiti fondamentali che, a prescindere dall’ordine selezionato, servono necessariamente ad un aspirante Docente in Italia.
La Laurea rappresenta un titolo fondamentale poiché, nella maggior parte dei casi, conferisce l’accesso a una classe di concorso. Ovviamente, bisogna sempre far riferimento alla classe di concorso per la quale la Laurea dona accesso, in modo da seguire un percorso formativo che sia coerente con la cattedra di merito. Se non sai a quale classe di concorso puoi partecipare puoi richiedere una prevalutazione GRATUITA del tuo piano di studi QUI. Una Laurea in economia aziendale, ad esempio, fornisce accesso alle classi di concorso A45 (scienze economiche-aziendali) e A47 (Matematica applicata).
Allo stesso modo, il Diploma Tecnico per ITP (insegnante tecnico pratico) permette ad un aspirante candidato di accedere alla figura di Docente ITP. Ogni diploma tecnico da accesso a determinate classi di concorso. Questo dato di fatto permette di sfatare il mito secondo cui, solo chi possiede la Laurea, può insegnare. Al momento, infatti, chi ottiene un Diploma “Tecnico” negli istituti specializzati, ottiene di riflesso l’accesso ad alcune classi di concorso. Questo però sarà possibile fino all’apertura GPS del 2022 (che avverrà tra giugno/luglio), perchè dal 2024 quando ci sarà la prossima apertura delle GPS (le GPS vengono aperte ogni due anni), gli ITP dovranno avere una laurea almeno triennale coerente con la classe di concorso richiesta.
Sia i laureati che i diplomati ITP per partecipare alle GPS 2022 dovranno aver frequentato obbligatoriamente il corso sui 24 CFU, requisito attualmente indispensabile per diventare insegnante. Sono esonerati dai 24 CFU solo i diplomati ITP già abilitati o che hanno presentato già domanda negli anni precedenti 2017/2020;
Una volta ottenuta la Laurea o il Diploma Tecnico, si prosegue solitamente con il processo di abilitazione, fondamentale per il ruolo di docente in cattedra. Non tutti però sanno che è possibile iniziare ad insegnare anche senza l’abilitazione, sfruttando la MAD (Messa A Disposizione), o entrando nella seconda fascia delle graduatorie GPS. Si tratta di un discorso funzionale anche per i Diplomati tecnici.
Nella seconda fascia rientrano infatti tutti i Laureati e i Diplomati a profilo ITP sprovvisti di abilitazione. Questi potranno dunque svolgere delle supplenze. Ogni incarico di supplenza attribuisce punteggio.
Come diventare docente alla scuola dell’infanzia e primaria
Come già preannunciato, quindi, ogni ordine della scuola e dell’istruzione in generale, in Italia, richiede specifici requisiti al fine di ammettere un aspirante docente. Questo significa che, in base all’ordinamento all’interno del quale si desidera insegnare, si dovrà seguire un percorso diverso.
Per insegnare nella scuola dell’infanzia e primaria, ad esempio, sarà sufficiente presentare i titoli di accesso. Per questo ordinamento, i titoli di accesso sono anche abilitativi, e sono nello specifico:
- Una Laurea in Scienze della formazione primaria. Questa può appartenere sia al vecchio che al nuovo ordinamento, secondo quanto stabilito dalle note del MIUR;
- Diploma Magistrale (da Istituto o Scuola), così come ottiene validità anche un Diploma di Liceo Socio-Psico-Pedagogico. Entrambi questi titoli dovranno però essere stati conseguiti entro l’anno scolastico 2001-2002.
Per diventare docente nella scuola dell’infanzia e primaria, inoltre, è possibile fare affidamento anche su titoli di accesso simili conseguiti all’estero. Il MIUR è infatti solito riconoscerne la validità.
Per quanto riguarda invece il fattore abilitazione: questa si ottiene solo in seguito al completamento di un percorso Universitario di 5 anni (possibilmente in Scienze della formazione primaria, appunto) all’interno del quale sia integrato anche un periodo di tirocinio. Tale abilitazione permette agli aspiranti docenti di entrare di diritto nella seconda fascia delle Graduatorie di Istituto.
Come diventare docenti nella scuola secondaria di I e II grado
Diverso è il discorso per diventare docente nella scuola secondaria di I e II grado, ossia in scuole medie e superiori.
Fino a qualche tempo fa, infatti, l’abilitazione comprendeva anche un percorso triennale di tirocinio, noto come “Formazione Iniziale Tirocinio“. Ad oggi però, le cose sono un po’ diverse.
Innanzitutto, i concorsi fondamentali vengono ora banditi con cadenza biennale, permettendo l’accesso solo a coloro che rispettano determinati requisiti di accesso, relativi soprattutto a titoli di studio e competenze acquisite. I concorsi saranno infatti aperti a tutti coloro che:
- Saranno in possesso di una Laurea a carattere magistrale o specialistico (è valido anche un titolo equivalente), che posseggano al contempo anche i 24 CFU per l’insegnamento;
- Siano abilitati alle procedure di insegnamento nelle scuole sopra-citate.
I titoli di accesso, in questo caso, sono ampiamente descritti nel Decreto Ministeriale 259 del 9 Maggio 2017, e comprendono dunque una Laurea che appartenga al vecchio come al nuovo ordinamento, così come anche un diploma di Accademia delle Belle Arti o un Diploma conseguito al conservatorio.
Gli aspiranti insegnanti avranno quindi la possibilità di scegliere una classe di concorso relativa alle scuole medie ed una per le scuole superiori, con un solo anno di tirocinio una volta che il concorso sarà stato superato.
Al termine del tirocinio l’insegnante entra in ruolo.
Come diventare docente universitario
Il percorso che permette di diventare docente nelle Università Italiane è, ancora una volta, differente rispetto a quanto visto finora. Curiosi di conoscere come diventare docenti nel mondo Universitario?
Il primo grande requisito fondamentale è quello di ottenere una Laurea proprio nella stessa materia che, in prospettiva, si desidererebbe insegnare all’Università. In questo caso però, la Laurea non rappresenta l’unico titolo di accesso necessario, ma solo una piccola parte di un percorso molto più lungo e districato.
Una volta ottenuta la Laurea, infatti, sarà necessario portare avanti un Dottorato di ricerca, la cui durata parte da un minimo di 3 anni fino anche a 5 anni consecutivi di studio. Il dottorato si compone infatti di serie di ricerche, studi, analisi e comparazioni, pubblicazioni delle proprie ricerche e redazioni di libri tematici e semanticamente connessi alla materia di origine, secondo quelle che sono le discipline conosciute.
Al termine del periodo di dottorato, l’aspirante docente dovrà sostenere un concorso Universitario, con lo scopo di divenire un Ricercatore nell’Ateneo.
Una volta divenuto Ricercatore però, il percorso non si ferma. Questi dovrà infatti affrontare un altro concorso pubblico, indetto proprio dall’Università. Superato questo nuovo scoglio si accede al titolo di “Docente Associato“, una tipologia di professore che può svolgere solo 350 ore di lezione nell’Università.
Questo perché, prima di diventare un Docente Ordinario nell’Università, si dovrà affrontare un ultimo fondamentale concorso, indetto sempre dall’Università nella quale si desidera insegnare. Questo concorso, tuttavia, è accessibile solo ai Docenti Associati che hanno già svolto almeno 350 ore di lezione in un anno scolastico.
Terminate le ore e superato il concorso, il Docente associato si trasforma in Docente ordinario.
Come diventare docenti di sostegno
Infine, un piccolo trafiletto di questo viaggio nel mondo della docenza italiana va sicuramente dedicato a come diventare docenti di sostegno. Il docente di sostegno è un professionista che ha ottenuto un’abilitazione per l’attività di sostegno, e viene spesso inserito in quelle classi dove sono presenti uno o più alunni con disabilità.
Il percorso per diventare docenti di sostegno si compone quindi dell’ottenimento di un titolo di accesso, costituito ad esempio dall’abilitazione all’insegnamento o da un titolo di studio che conferisca l’accesso ad almeno una classe di concorso qualsiasi.
A questi bisogna aggiungere quindi anche i 24 CFU.
In seguito, sarà necessario il completamento del percorso di TFA Sostegno, che permette di ottenere la specializzazione in questo tipo di attività.
Una volta che tutti i requisiti saranno stati ottenuti, sarà necessario superare il concorso dedicato per ottenere un ruolo.
Giuseppe Titone è un giovane Copywriter e Web Content Writer. A soli 19 anni ha avviato la propria carriera nel mondo digital. Bilingue, con una spiccata passione per la tecnologia e il mondo tech, si occupa della scrittura di contenuti ottimizzati su questo blog.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!