MAD (messa a disposizione): per docenti e personale ATA – GUIDA 2022
Il mondo della scuola e delle pratiche da sbrigare per entrare a far parte di un corpo scolastico è sempre ricco di burocrazie e carte da compilare. Questo però, comporta anche tutta una serie di opportunità, che aumentano le chance sia per i docenti che il personale ATA e amministrativo.
Una di queste opportunità è la MAD, una domanda di messa a disposizione che può essere inviata dai docenti per notificare la propria disponibilità al lavoro (per ruoli di supplenza) a diversi istituti scolastici.
In questo articolo vediamo quindi la MAD (messa a disposizione): per docenti e personale ATA.
Indice dei contenuti:
- 1 Cos’è la MAD?
- 2 Chi può presentare la messa a disposizione?
- 3 Come candidarsi per le supplenze?
- 4 Come compilare la MAD per ATA e docenti
- 5 MAD: come inviarla?
- 6 Come aumentare il punteggio con le MAD
- 7 MAD per personale ATA
- 8 MAD per docenti
- 9 Quante domande di messa a disposizione posso inoltrare?
- 10 Invio MAD in più province è possibile?
- 11 Dove conviene fare la messa a disposizione?
- 12 È obbligatorio l’invio della messa a disposizione con PEC?
- 13 Come fare MAD con laurea triennale?
- 14 Che validità ha la MAD?
- 15 MAD: quando inviarle?
Cos’è la MAD?
L’acronimo MAD sta, letteralmente, per “Messa A Disposizione”.
La MAD è un documento di notifica che può essere disposto da tutte le figure principali di un corpo scolastico (docenti e personale amministrativo), per notificare agli istituti la propria messa a disposizione per il lavoro, anche in funzioni di supplenza.
Si parla di un documento che può essere gestito ed inviato in maniera davvero molto semplice, al pari di un qualsiasi documento di stampo digitale. Allo stesso modo però, esiste anche una possibilità per l’invio cartaceo, anche se al momento risulta il metodo meno consigliato.
Nei prossimi paragrafi vediamo meglio tutti i dettagli.
Chi può presentare la messa a disposizione?
Prima di vedere tutti i dettagli specifici della MAD, bisogna però trovare risposta al quesito base che aleggia attorno all’argomento: “chi può presentare la messa a disposizione?”. Il requisito fondamentale, in questo caso, è quello di voler lavorare all’interno dell’ambito scolastico, come docente o personale ATA.
Questo è più un requisito morale, in quanto come requisito tecnico sussiste soprattutto la possessione di un diploma.
La MAD può quindi essere inviata da chiunque desideri lavorare nell’ambito della docenza o del personale amministrativo ATA, in possesso di un diploma di scuola superiore. Chi rispetta tali requisiti può presentare la domanda.
Come candidarsi per le supplenze?
Come abbiamo già avuto modo di vedere, quindi, la MAD è uno dei metodi principali che viene fornito agli aspiranti docenti per ottenere una supplenza all’interno di un istituto scolastico. Ciò però non rappresenta l’unica possibilità.
Come candidarsi per le supplenze?
La risposta è in realtà più semplice di quanto sembri.
La candidatura per l’ottenimento di una supplenza può infatti essere messa in atto attraverso due metodi principali. Uno di questi è costituito dall’iscrizione all’interno delle graduatorie GPS, mentre l’altro è quello della MAD. L’iscrizione nelle GPS è principalmente consentita a chi possiede un titolo di studio che dia accesso a una classe di concorso, oltre ai 24 CFU per l’insegnamento.
La MAD può invece essere inviata via mail, PEC o tramite dei servizi web come questo QUI.
Come compilare la MAD per ATA e docenti
Seppur si tratti di un documento ufficiale, al momento non esistono delle regole specifiche per il completamento della domanda. Allora come compilare la MAD per ATA e docenti? Se da una parte è impossibile stabilire delle regole fisse, è comunque possibile identificare delle linee guida generiche che, per forza di cose, devono essere sempre rispettate.
Una MAD che si rispetti, sia per ATA che per i docenti, contiene informazioni su:
- Il candidato (tutti i dati anagrafici rilevanti);
- Titoli di accesso;
- Eventuali altri titoli di studio, sia di natura culturale che professionale;
- Titoli di servizio;
- Titoli di preferenza.
Per tutti i titoli che vengono citati nella domanda, il candidato dovrà inserire anche le informazioni sul loro ottenimento, il punteggio guadagnato, l’istituto che ne ha erogato il corso e così via.
MAD: come inviarla?
Una volta compilata la MAD: come inviarla?
Prima di iniziare la grande epopea dell’invio, è importante sapere che la MAD può essere inoltrata solo alle scuole in cui ha sede l’ufficio del Dirigente, e quindi non alle succursali incaricate o distaccate dalla sede principale.
La MAD può essere inviata tramite:
- I form messi a disposizione sul sito della scuola;
- E-mail o PEC;
- Consegna manuale;
- Tramite dei servizi web come questo QUI.
- Raccomandata
Al momento, l’invio tramite SERVIZI WEB è sicuramente quello più efficace.
Come aumentare il punteggio con le MAD
Utilizzare la MAD è quindi un processo fondamentale se si desidera ottenere delle supplenze. Con la MAD, tra l’altro, l’unico incarico ottenibile è proprio una supplenza, per cui non sarà possibile ottenere un incarico in ruolo.
Detto ciò, come aumentare il punteggio con le MAD?
Bisogna infatti sapere che, svolgere delle supplenze ottenute tramite MAD, permette all’aspirante docente di guadagnare punteggio per le graduatorie provinciali. Svolgendo supplenze, i punti ottenibili sono:
- 1 punto: 16 giorni di supplenza;
- 2 punti: tra i 16 e i 45 giorni di supplenza;
- 4 punti: tra i 46 e i 76 giorni di supplenza;
- 6 punti: tra i 76 e i 105 giorni di supplenza;
- 8 punti: tra i 106 e i 135 giorni di supplenza;
- 10 punti: tra i 136 e i 165 giorni di supplenza;
- 12 punti: a partire da 166 giorni di supplenza.
MAD per personale ATA
La messa a disposizione può essere inviata anche dal personale amministrativo.
Scopriamo meglio la MAD per personale ATA.
Requisiti MAD per personale ATA
I requisiti MAD per personale ATA dipendono esclusivamente dal ruolo per cui si propone la domanda di messa a disposizione.
- Collaboratore scolastico: diploma di istruzione di secondo grado o qualifica triennale;
- Assistente amministrativo: diploma di istruzione di secondo grado;
- Assistente tecnico: diploma per area di laboratorio;
- Cuoco: qualifica di operatore nella ristorazione;
- Infermiere: laurea in Scienze infermieristiche o una qualifica equivalente.
Come inviare la MAD per personale ATA
Così come già detto in precedenza, l’invio della MAD può essere disposto sia online che manualmente anche per per il personale ATA.
La consegna a mano viene comunque caldamente sconsigliata, in quanto un invio tramite servizi web automatizzati risulta sempre più efficace.
Chi è in graduatoria terza fascia ATA può inviare la MAD?
Nonostante la MAD sia un documento strettamente legato al mondo della scuola, al momento non possiede alcun tipo di regolamentazione da parte del MIUR.
Di conseguenza: chi è in graduatoria terza fascia ATA può inviare la MAD?
La risposta è chiaramente affermativa, in quanto non esistono precise disposizioni che vietino l’invio di una MAD a chi è già inserito nelle graduatorie per ATA.
MAD per docenti
In relativa connessione quindi, la MAD per docenti è la domanda di messa a disposizione che permette loro di provare ad ottenere una supplenza, sempre relativa alla classe di concorso, purché sussistano dei titoli di studio coerenti.
Insieme alle GPS, la MAD è la seconda grande opportunità per prendere incarichi di supplenza brevi e lunghi.
MAD per docenti: requisiti
Per sottoporre una candidatura tramite MAD, i requisiti tendono ad essere diversi in base al tipo di scuola in cui si preferirebbe insegnare:
- Scuola primaria: diploma magistrale, meglio se ottenuto prima del 2001/2002. Allo stesso modo è valido anche un diploma socio-psico-pedagogico;
- Scuola media o superiore: oltre al diploma sarebbe consigliabile anche una Laurea magistrale o vecchio ordinamento, che sia coerente con una classe di concorso.
Quante domande di messa a disposizione posso inoltrare?
La MAD, come qualsiasi strumento di questo genere, va comunque utilizzato secondo un criterio.
Non esiste infatti un limite al numero di domande che possono essere inviate agli istituti. Ovviamente, inviare troppe domande rischia di essere controproducente, per cui sarebbe meglio ponderare il numero e puntare su una domanda che colpisca al primo colpo il bersaglio.
Invio MAD in più province è possibile?
Grazie ad una nota del MIUR pubblicata nel Settembre del 2021, tutti gli aspiranti hanno avuto risposta alla domanda “l’invio MAD in più province è possibile?”.
Ad oggi, infatti, il MIUR consente l’invio della messa a disposizione anche per chi è iscritto in altre province, senza particolari limiti imposti dalla legge.
La nota del 27 Settembre promulgata dal ministero, difatti, consente effettivamente a tutti i docenti iscritti nelle graduatorie GPS, GAE e d’Istituto di inviare la MAD senza alcun tipo di ripercussione.
Quella del Ministero non è altro che una scelta dovuta al prolungamento dell’emergenza sanitaria, messa in atto soprattutto per far fronte ai problemi stessi derivanti da essa. In questo modo, le scuole potranno attribuire nuove cattedre e affidare le ore che sono rimase scoperte.
Ciò che però, nella nota del MIUR non viene esplorato, è proprio il problema dell’invio della MAD su più province. Una delle domande più frequenti è infatti se, tale invio, sia possibile o meno anche per il Ministero.
Al momento, il MIUR non ha fornito delle precise specifiche in merito, come non sono state fornite delle indicazioni dirette. Di conseguenza, non esistendo una regolamentazione a riguardo, l’invio per più province risulta possibile, vista l’assenza di limiti per l’invio.
In ogni caso però, bisogna comunque tenere presente che le note ministeriali che vengono emesse rimangono, sulla carta, delle semplici note. Questo significa che, seppur illustranti delle linee guida da seguire, le note del ministero non posseggono alcuna valenza legale.
Le note ministeriali possono perciò essere considerate delle normalissime indicazioni sul comportamento che il MIUR consiglierebbe.
Nel caso in cui una nota non dovesse essere seguita alla lettera, quindi, non si andrebbe incontro a multe o sanzioni di genere.
Dove conviene fare la messa a disposizione?
Essendo che, prima di attingere alle MAD, le scuole danno la precedenza agli individui iscritti nelle graduatorie GPS e di istituto, dove conviene fare la messa a disposizione?
Secondo quando riportato dall’esperienza di molti aspiranti, le piccole scuole di paese hanno una frequenza maggiore per la convocazione di docenti e ATA in MAD, in quanto le necessità tendono a moltiplicarsi più velocemente. Inviare la domanda in istituti piccoli può essere una scelta sensata e di criterio.
È obbligatorio l’invio della messa a disposizione con PEC?
Tra i metodi di invio di messa a disposizione (MAD), figura imponente la PEC.
È obbligatorio l’invio della messa a disposizione con PEC? Ovviamente no, l’invio della MAD dipende esclusivamente dalla scelta del candidato, anche se si potrebbe tranquillamente consigliare l’invio alla PEC rispetto agli altri metodi.
Perché?
La PEC è la posta elettronica certificata dell’istituto, sicuramente più formale rispetto alla casella ordinaria. Le mail inviate ad una PEC vengono quindi sicuramente almeno aperte, fornendo una chance in più ai candidati. Tramite una casella ordinaria, invece, si rischierebbe di finire in mezzo a centinaia di mail che non saranno mai aperte, mentre con una PEC il controllo periodico è quasi assicurato.
Come fare MAD con laurea triennale?
Un’altra delle domande più importanti è sicuramente “Come fare MAD con laurea triennale?”.
Chi è in possesso di una laurea triennale ha ovviamente maggiori possibilità di essere chiamato anche tramite una MAD. All’interno della messa a disposizione vanno quindi inserite le informazioni sulla laurea triennale ottenuta, facendo molta attenzione a menzionare anche l’assenza del titolo abilitante alle classi di concorso.
Che validità ha la MAD?
Una volta che sarà stata correttamente inviata, la MAD avrà una validità complessiva relativa all’anno scolastico per cui è stata inviata.
Che validità ha la MAD? Questa potrà essere utilizzata dalle scuole fino al termine ultimo delle attività alla fine dell’anno scolastico in corso.
MAD: quando inviarle?
Infine, quando inviare le MAD?
Il periodo perfetto per l’invio della messa a disposizione è quello attorno alla seconda metà di Agosto. In questo periodo, infatti, gli uffici amministrativi scolastici riprendono la loro attività, cominciando a ricevere diverse comunicazioni sull’anno scolastico in avvicinamento.
Il periodo è ottimo anche considerata la validità della MAD, che si prolungherà per tutto l’anno scolastico.
Giuseppe Titone è un giovane Copywriter e Web Content Writer. A soli 19 anni ha avviato la propria carriera nel mondo digital. Bilingue, con una spiccata passione per la tecnologia e il mondo tech, si occupa della scrittura di contenuti ottimizzati su questo blog.
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