TFA Sostegno 2022 VII Ciclo: Posti, requisiti e prove
Uno dei tanti concorsi per il quale molti docenti potrebbero essere interessati è il TFA sostegno che, grazie al decreto del VII ciclo per i nuovi corsi di formazione, propone tantissimi nuovi posti per i candidati e gli aspiranti lavoratori del mondo dell’istruzione. Si tratta di un’occasione che potrebbe rivelarsi molto importante per molti insegnanti di sostegno, figurando come dei professionisti a tutti gli effetti.
Nelle prossime righe cercheremo di fare un riassunto di tutte le informazioni rilevanti al TFA Sostegno, andando scoprire il numero dei posti, i requisiti e le prove richieste per questo nuovo 2022.
Pronti ad iniziare?
Indice dei contenuti:
- 1 TFA sostegno: che cos’è e qual è la sua funzione
- 2 VII Ciclo TFA sostegno: quanti saranno i posti previsti?
- 3 Saranno disponibili nuovi posti per i Cicli successivi?
- 4 I requisiti di partecipazione alle selezioni
- 5 Laurea Triennale: è un requisito accettato?
- 6 Gli Insegnanti ITP possono partecipare al TFA sostegno?
- 7 Quante sono le prove disposte?
- 8 Prova selettiva: come si svolge?
- 9 Svolgimento delle altre due prove TFA sostegno
- 10 Date della prova selettiva: già disponibili?
- 11 Partecipare al TFA Sostegno
- 12 Le Università comunicano il numero di posti disponibili?
- 13 Università che hanno già pubblicato i bandi: quali sono?
- 14 Durata del corso e modalità di svolgimento di un TFA sostegno
- 15 TFA sostegno: quanto costa l’immatricolazione?
- 16 La partecipazione è possibile a più gradi/ordini di istruzione?
- 17 Prova selettiva: predisposta dal MIUR o dalle Università?
- 18 Titoli valutabili per il TFA sostegno: quali sono?
- 19 Costi conosciuti per immatricolarsi al TFA sostegno
- 20 Tempi di attesa tra le varie prove
- 21 Partecipare con riserva prima della scadenza del bando senza i 24 CFU: si può?
- 22 Potrò inserirmi in II fascia dopo aver conseguito il titolo di sostegno?
- 23 Utilizzare il TFA sostegno se non si è inseriti nelle graduatorie
- 24 Compatibilità con altri corsi Universitari
- 25 Punteggi aggiuntivi per chi è inserito in II o III fascia?
TFA sostegno: che cos’è e qual è la sua funzione
Molti, soprattutto gli studenti di formazione o i docenti non abilitati, potrebbero chiedersi cosa sia il TFA.
Il TFA si concretizza come una sorta di periodo di formazione, caratterizzato da un aspetto focalizzato sulla teoria tanto quanto sulla pratica. Sostanzialmente quindi, è un vero e proprio percorso formativo disponibile in varie Università Italiane, come tanti altri corsi dallo stampo simile.
Ciò che caratterizza il TFA Sostegno però è che, al termine del corso, il candidato ne esce abilitato alla professione di docente per il sostegno. Portando a termine, quindi, un TFA, il candidato docente avrà la possibilità di partecipare ai concorsi con in palio una posizione di sostegno, iniziando effettivamente la “gavetta” del mondo dell’istruzione.
In parole povere, quindi, si tratta di un’opportunità non indifferente, soprattutto nell’ultimo periodo. Vista la carenze di cattedre assegnate, infatti, anche i docenti di sostegno hanno la possibilità di essere chiamati per lo svolgimento di attività.
VII Ciclo TFA sostegno: quanti saranno i posti previsti?
Cerchiamo di rispondere subito ad uno dei quesiti che vengono maggiormente posti in queste situazioni.
Quanti saranno i posti previsti per il VII ciclo di TFA?
Grazie ad una nota del MIUR è già possibile dare una risposta. A partire dal 2021 e fino alla fine dell’anno scolastico del 2024, infatti, i posti assegnati saranno circa 90.000. Nel corso di questi anni, perciò, questi posti saranno gradualmente assegnati grazie alla pubblicazione dei relativi bandi, ai quali i docenti possono interfacciarsi.
Saranno disponibili nuovi posti per i Cicli successivi?
Sempre il MIUR ha quindi chiarito che, fino all’anno scolastico che si concluderà nel 2024, i posti ulteriori che saranno inseriti saranno 90.000. Non a caso, questi posti saranno suddivisi nel corso degli anni scolastici che intercorreranno da qui fino alla data di scadenza prevista, portando ad una suddivisione più o meno equa:
- Per l’anno scolastico 2021/2022 sono previsti 5.000 posti in più;
- Nell’anno scolastico 2022/2023 saranno previsti 11.000 posti in più;
- Per l’A. S. 2023/2024 saranno previsti 9.000 posti in più.
È stato il ministro stesso a confermare tale volontà, con una comunicazione diretta al MEF.
I requisiti di partecipazione alle selezioni
Per prendere parte ad un TFA sostegno, così come è stato per il V e VI Ciclo, sono richiesti ai docenti candidati dei requisiti di partecipazione. Solo gli utenti soddisfacenti determinate richieste potranno, di conseguenza, sperare di ottenere un posto in TFA. I requisiti, così come durante gli scorsi anni, sono differenti in base all’ordinamento scolastico di appartenenza. Vediamo meglio cosa significa nel prossimo elenco:
- Scuola d’infanzia e/o primaria: i candidati dovranno possedere una Laurea in Scienze della Formazione primaria, oppure un diploma magistrale, a indirizzo psicopedagogico oppure linguistico, considerato come abilitante.
- Scuola secondaria di primo e secondo grado: abilitazione a classe di concorso, Laurea rispettiva corredata dei 24 CFU indispensabili.
Laurea Triennale: è un requisito accettato?
Considerando tutto quello che è stato detto finora, è fondamentale ricordare che con la sola Laurea Triennale la partecipazione non è possibile.
Gli Insegnanti ITP possono partecipare al TFA sostegno?
La partecipazione è possibile anche per i docenti ITP. Grazie ad una deroga pubblicata nel corso del 2021, infatti, i docenti ITP saranno esentati dalla Laurea fino al 2024/2025. Fino a quel momento, quindi, sarà possibile partecipare ai TFA anche con il solo diploma, ma solo per ITP.
Quante sono le prove disposte?
Al momento in cui viene redatto questo articolo, le prove per le TFA sono 3, con una forte pressione sullo status del candidato. Le prove previste al fine della conclusione di un TFA sono quindi:
- Una prova selettiva;
- Una prova scritta (anche se a sola discrezione dell’Università);
- Prova orale finale, i cui quesiti sono spesso a risposta aperta.
Prova selettiva: come si svolge?
Il primo grande ostacolo per iniziare una TFA è proprio la prova selettiva. Si tratta di un momento di prova all’interno del quale, ogni candidato, affronterà un test di 60 quesiti a risposta multipla.
Tale test potrà essere completato entro un massimo di 2 ore totali dall’inizio della stessa.
Le domande saranno perciò suddivise in due grandi aree generiche, grazie alle quali saranno valutati diversi parametri dei candidati. La prima parte conta 20 quesiti, che testeranno le competenze linguistiche del candidato e la sua abilità nella comprensione del testo in italiano, fondamentale. Successivamente, i restanti 40 quesiti affronteranno temi professionali a sfondo socio-psicopedagogico.
Ogni domanda con risposta corretta sarà quindi valutata 0,5 punti, mentre tutte le domande che riceveranno una risposta errata, nulla o lasciata in bianco conteranno 0.
Per superare la prova selettiva bisognerà ottenere un punteggio minimo di 21/30.
Svolgimento delle altre due prove TFA sostegno
Se, da un lato, la prova selettiva è abbastanza chiara, tutt’altro discorso vale per le altre due prove. Ogni prova scritta e orale, infatti, cambia da Università a Università, determinando quindi grandi differenze anche tra una città e l’altra. Generalmente, potremmo comunque dire che la prova scritta verta solitamente su argomenti di prova preliminare, previsti dall’Università. La prova si svolge quindi con un sistema di quesiti a risposta aperta.
In perfetta sincronia, quindi, la prova orale tratta quasi sempre degli stessi argomenti.
Allo stesso modo della prova selettiva, per superare le due prove sarà necessario arrivare almeno a 21/30.
Date della prova selettiva: già disponibili?
I bandi per la partecipazione alle TFA non sono ancora stati pubblicati. Proprio per questo motivo, al momento è impossibile conoscere con esattezza la data delle prove selettive.
L’ultima di queste si è tenuta lo scorso 30 Settembre del 2021.
Partecipare al TFA Sostegno
Prendere parte ad uno di questi corsi è quindi una possibilità molto interessante per molti. Per poter partecipare, quindi, ogni singolo candidato dovrà attendere la pubblicazione del bando relativo all’Ateneo presso il quale si intende svolgere il corso.
Al momento quindi, senza la presenza di un bando emesso regolarmente, nessuno è in grado di inoltrare la propria richiesta di partecipazione a nessuna Università. Le prime informazioni dovrebbero arrivare a partire dal 24 Gennaio 2022.
Le Università comunicano il numero di posti disponibili?
Al contrario di quanto si pensi, sono proprio le Università stesse a comunicare, anche tramite il bando, il numero dei posti disponibili nel loro Ateneo. Per fare un esempio, quindi: all’Università di Palermo, sono stati concessi circa 1000 posti per lo scorso ciclo di TFA, tenutosi fino alla fine del 2021.
Università che hanno già pubblicato i bandi: quali sono?
Al momento, non sono ancora disponibili i bandi per il TFA Sostegno del 2022. Secondo alcune indiscrezioni, le prime pubblicazioni potrebbero avvenire a partire da Luglio dell’anno in corso, come accadde per il VI ciclo.
Seguendo tali informazioni, quindi, non rimane che aspettare le prime notizie in arrivo dalle Università.
Durata del corso e modalità di svolgimento di un TFA sostegno
Tralasciando quelle che sono le informazioni non ancora pervenute, possiamo però andare ad analizzare quelle che sono durata del corso e le sue modalità di svolgimento. Come funziona un TFA sostegno? Innanzitutto, il corso prende avvio solo quando, il candidato, supera con sufficienza le tre prove iniziali. Solo a questo punto, l’Ateneo selezionato, disporrà il corso.
Durante lo svolgimento del TFA, quindi, il candidato dovrà ottenere 60 CFU, i quali dovranno essere guadagnati in un periodo non inferiore agli 8 mesi di frequenza del corso.
Di norma, un corso TFA ha una durata che fissa il termine attorno al 30 Giugno, secondo quanto stabilito all’articolo 3 del decreto del 2019. In determinati casi, però (situazioni di eccezionalità), i termini per la conclusione potrebbero ovviamente cambiare, come successe con il V ciclo, concluso il 21 Maggio.
Così come con ogni altro corso, anche in questo caso sono accettate le assenze, ma solo quando queste non superano il 20% della totalità delle lezioni. Le assenze dovranno comunque essere recuperate, prima o dopo, secondo modalità definite in base alla situazione, all’insegnante o all’Ateneo.
Qualora, uno dei candidati, fosse già abilitato al sostegno ma in un altro grado di istruzione, per lui sarebbe disposto un corso “breve”, dove i CFU obbligatori saranno 9.
TFA sostegno: quanto costa l’immatricolazione?
Trattandosi di un corso specifico dalla relativa importanza per cominciare la propria carriera, l’immatricolazione all’interno di questo corso prevede il pagamento di una tassa d’iscrizione.
Il costo di questa tassa è però un valore variabile e mai fisso, che potrebbe quindi essere diverso tra un Ateneo e l’altro. In considerazione di ciò, quindi, si consiglia di leggere attentamente il bando pubblicato dall’Università, poiché al suo interno sarà indicato il costo preciso della tassa.
Al momento, il costo parte da un minimo di 100€ fino ad un massimo registrato di 200€.
Il pagamento di questa tassa può quindi avvenire attraverso 3 metodi testati ed accettati, in linea generale, da tutte le Università:
- MAV cartaceo, da saldare con uno sportello bancario;
- MAV digitale, pagando sul sito della propria banca a metodo carta o bonifico;
- PagoPA, saldando un bollettino nei centri abilitati.
Così come la tassa di iscrizione, anche il costo effettivo dell’immatricolazione dipende molto dall’Università che si sceglie per frequentare il corso. I prezzi indicativi oscillano tra i 2500€ e i 3800€, tenendo conto dei dati del V ciclo.
La partecipazione è possibile a più gradi/ordini di istruzione?
Al momento, tutti i decreti del MIUR usciti a tema TFA Sostegno non indicano limiti particolari alla partecipazione.
Qualora un candidato possedesse, quindi, i requisiti necessari per partecipare anche in un altro grado o ordine di istruzione, potrebbe farlo senza alcuna limitazione imposta dal Ministero.
Prova selettiva: predisposta dal MIUR o dalle Università?
In molti si domandano quali siano la natura e l’origine della tanto temuta prova selettiva.
Le prima prove delle 3 previste per entrare in TFA, difatti, è sempre organizzata e disposta dalle Università eroganti il corso. Questo significa che, a meno di disposizioni precise dal Ministero, la prova selettiva risulta sempre essere diversa tra le città. Nessuno può quindi dire che, in Italia, la prova sia unica in tutto il Paese.
Titoli valutabili per il TFA sostegno: quali sono?
Come si è potuto evincere già dalle scorse righe, molte delle informazioni principali e relativamente importanti per il candidato sono stabilite dall’Università. Lo stesso discorso vale quindi per i titoli valutabili, che vengono sempre indicati all’interno del bando emesso per l’iscrizione al corso, direttamente dall’Ateneo.
Cercando di indicare qualcosa in anticipo, però, potremmo prendere ad esempio il bando rilasciato per il VI Ciclo (il precedente) dall’Università di Palermo. Sulla base di questo bando, scopriamo che i titoli valutabili non possono attribuire più di 10 punti complessivamente, andando quindi a conferire maggiore importanza ai titoli speciali ottenuti. Tra questi titoli valutabili, l’Università di Palermo riconosce:
- Titoli di stampo professionale (servizio svolto a titolo di sostegno);
- Titolo di studio conseguito, come Master, Dottorati e Lauree diverse;
- Titoli di natura Scientifica (pubblicazioni SSD M-PED/03).
Il valore espresso in punteggio, conferito da ogni titolo, viene poi stabilito dal bando, che possibilmente sarà diverso rispetto a quanto successo nello scorso ciclo.
Costi conosciuti per immatricolarsi al TFA sostegno
Abbiamo già visto, in uno degli scorsi paragrafi, che il costo dell’immatricolazione varia in base ad ogni Ateneo.
Generalmente però, si potrebbe indicare una base minima di circa 2450€, dalla quale molte Università tendono a salire.
Tempi di attesa tra le varie prove
Nuovamente, anche in questo caso i tempi che decorrono tra una prova e l’altra dipendono estremamente dalle decisioni delle Università. Solitamente però, una volta terminata una prova, bisognerà attendere un lasso di tempo compreso tra i 15 e i 20 giorni al massimo, prima di poter affrontare la prova successiva.
Partecipare con riserva prima della scadenza del bando senza i 24 CFU: si può?
Un argomento spinoso e che, stranamente, viene richiesto da molti è quindi la possibilità di partecipare senza aver conseguito i 24 CFU prima della scadenza del bando. Al momento, questa pratica non è possibile, in quanto tutti i requisiti iniziali richiesti devono essere già in mano del candidato al TFA.
Potrò inserirmi in II fascia dopo aver conseguito il titolo di sostegno?
Quando un candidato porta a termine il TFA nella maniera corretta, egli sarà pronto per essere inserito nelle graduatorie di istituto e nelle GPS che si andranno a costituire alla prossima apertura.
Utilizzare il TFA sostegno se non si è inseriti nelle graduatorie
Molti non ne sono al corrente, eppure il TFA Sostegno garantisce una possibilità anche a chi non è inserito nelle varie graduatorie. In questo caso, infatti, il TFA fornisce una spinta in più a tutti quei docenti che inviano la MAD.
Compatibilità con altri corsi Universitari
La selezione è disponibile per tutti, senza limitazioni imposte dai corsi frequentati. È chiaro però che, ove si presentasse un’incompatibilità tra le date di corsi frequentati e TFA, si potrebbe rinunciare al corso o congelarne l’avvio, in attesa di un momento più propizio.
Punteggi aggiuntivi per chi è inserito in II o III fascia?
Anche in questo caso, il TFA si rivela utile anche per i docenti inseriti in II o III fascia.
Per questi individui, infatti, la possessione di un titolo di questo genere permette di ottenere fino a 6 punti in più, per qualsiasi grado ed ordine d’istruzione.
Giuseppe Titone è un giovane Copywriter e Web Content Writer. A soli 19 anni ha avviato la propria carriera nel mondo digital. Bilingue, con una spiccata passione per la tecnologia e il mondo tech, si occupa della scrittura di contenuti ottimizzati su questo blog.
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