Classe di concorso ad esaurimento: che significa?
Quando si parla di istruzione e di insegnamento, sono tantissimi i termini coniati dallo Stato che bisogna conoscere e interpretare. Uno di questi riguarda proprio la classe di concorso ad esaurimento, il cui significato rimane ancora particolarmente ostico da spiegare. Questo non dipende, ovviamente, da una difficoltà specifica dell’argomento, ma piuttosto dalla storia dietro a questo termine. Nel corso degli anni, infatti, decine di decreti e leggi hanno modificato le classi ad esaurimento, cambiandone a volte il senso.
In questo breve articolo di approfondimento cercheremo di capire cosa sono, oggi, le classi di concorso ad esaurimento, cercando di capire anche quale sarà il loro ruolo nel 2022.
Classi di concorso ad esaurimento: definizione
Il concetto di classe di concorso ad esaurimento apparve, per la prima volta, nel decreto numero 19 del 2016. Ai tempi, si parlò di classe ad esaurimento in riferimento ad alcune specifiche classi di concorso. La definizione di allora, che rimane più o meno valida anche oggi, definisce le classi di concorso ad esaurimento come classi di concorso destinate a sparire completamente. Più tecnicamente, invece di una sparizione vera e propria, non sarebbe stato più possibile inserirsi in graduatoria con quella classe di concorso.
Le situazioni che conducono alla sparizione, o “esaurimento”, di una classe di concorso ad esaurimento sono molteplici. Nonostante ciò, è possibile riassumere 3 casi tipici per le classi di concorso ad esaurimento:
- Classi di concorso destinate a sparire completamente;
- Classi di concorso ad esaurimento solo per alcuni istituti;
- Classi di concorso che spariranno da ogni indirizzo.
Le classi di concorso ad esaurimento vere e proprie sono quelle del primissimo caso. Come abbiamo già anticipato nelle righe precedenti, infatti, le classi di concorso ad esaurimento sono quelle che, lentamente, hanno cominciato a sparire a partire dal triennio 2017/20. Le classi di concorso rientranti in questa categoria, spariranno completamente quando i titolari di cattedra attuali andranno finalmente in pensione.
Chi era già iscritto in una graduatoria, tuttavia, non perderà il proprio accesso, in quanto la reclusione coinvolge solo i nuovi inserimenti. Nel momento in cui una classe di concorso si esaurisce, i posti che erano previsti per questa saranno attribuiti ad altre classi di concorso. Si tratta ovviamente di classi dalle materie simili.
Seguendo il DPR 19/2016, le classi di concorso ad esaurimento sono le seguenti:
- A-66;
- A-76;
- A-86;
- B-29;
- B-30;
- B-31;
- B-32;
- B-33.
Cosa accadrà nel 2022?
La situazione in merito alle classi di concorso ad esaurimento non si è mai regolarmente sistemata. Sono anni che si cerca di trovare una soluzione definitiva a questo problema, e sembra proprio che il 2022 sia l’anno giusto.
Con un aggiornamento che coinvolgerà solo chi è già iscritto in graduatoria (similmente a quanto visto nelle news in merito), quest’anno le classi di concorso ad esaurimento troveranno una sistemazione degna, che permetterà loro di essere utilizzate stilando delle graduatorie ad esaurimento. In questo caso, quindi, le graduatorie di questo genere saranno impiegate soprattutto per attribuire supplenze ad insegnanti di ruolo, anche fino al termine delle attività didattiche.
Giuseppe Titone è un giovane Copywriter e Web Content Writer. A soli 19 anni ha avviato la propria carriera nel mondo digital. Bilingue, con una spiccata passione per la tecnologia e il mondo tech, si occupa della scrittura di contenuti ottimizzati su questo blog.
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