Ritorno alle MAD per supplenze inferiori ai 10 giorni
Nel corso degli ultimi mesi, si è tanto parlato di interpello e di quello che sarebbe successo alle MAD, il metodo “precedente” previsto per l’assegnazione delle supplenze. Qualche mese fa abbiamo infatti affrontato l’argomento, scoprendo che l’interpello sarebbe diventato il sostituto ufficiale della MAD. Nonostante questa sia oggi una realtà, una nuova nota del Ministero ha ufficializzato una procedura che alcuni Uffici hanno già messo in pratica: il ritorno alle MAD per supplenze inferiori ai 10 giorni. Una novità davvero importante in questo settore, anche se molti si chiedono effettivamente come tale sistema sarà impiegato.
Questo fa parte di un sistema misto, che prevede l’adozione di entrambe le modalità per l’assegnazione di nuove supplenze, in determinati casi.
Cerchiamo quindi di scoprire di più, con questo articolo.
Il sistema misto tra Interpello e MAD
Con la pubblicazione di una recente nota del Ministero dell’Istruzione, abbiamo quindi ricevuto la conferma ufficiale. Sarà indetto un sistema misto per quanto riguarda l’assegnazione delle supplenze, che non passerà quindi unicamente attraverso l’interpello. Il ritorno alle MAD per supplenze è quindi ufficiale, ma come funziona?
La pubblicazione di questa nota, quindi, fornisce un ulteriore strumento alle istituzioni, ed in particolare ai Dirigenti Scolastici.
Questi avranno infatti la possibilità di utilizzare un approccio ibrido tra interpello e MAD per coprire le supplenze brevi, soprattutto per la scuola dell’infanzia e primaria, sia per posti comuni che per il sostegno. L’interpello, solitamente previsto per assegnazioni urgenti, viene quindi integrato con la MAD, permettendo alle scuole di creare un piccolo database di nominativi da cui attingere in caso di necessità.
In pratica, l’interpello preventivo può essere trasformato in una MAD per supplenze inferiori ai 10 giorni, facilitando così la ricerca di personale disponibile in tempi brevi.
Nonostante ciò, però, la gestione burocratica di questa procedura ha creato diverse difficoltà: le tempistiche richieste dall’interpello, spesso superiori alla durata stessa della supplenza, hanno portato molte scuole a non riuscire a coprire tempestivamente le cattedre vacanti. Per questo motivo, la flessibilità offerta dalle MAD si rivela importantissima per evitare ritardi, e garantire la continuità didattica.
Come funziona il sistema misto di ritorno alle MAD per supplenze
Questo sistema misto, che da ora in poi chiameremo “Interpello – MAD”, deve comunque essere eseguito nella maniera corretta, nel rispetto di precise condizioni di utilizzo. Innanzitutto, come abbiamo già detto, questo meccanismo è autorizzato solo ed esclusivamente per le supplenze brevi, fino ad un massimo di 10 giorni per la scuola primaria e dell’infanzia.
L’interpello – MAD prevede che anche i docenti inseriti nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) possano presentare domanda, salvo eventuali deroghe concesse di anno in anno. Tuttavia, viene data priorità alle richieste dei docenti in possesso di abilitazione o specializzazione sul sostegno, assicurando così una maggiore qualità nell’assegnazione delle supplenze, soprattutto per le scuole dell’infanzia e primaria.
Occhio però, perché non tutti sono ammessi: sono esclusi coloro che hanno già ricevuto un incarico a tempo determinato per l’anno scolastico in corso, come stabilito dall’art. 13, comma 23, dell’Ordinanza Ministeriale n. 88/2024.
Se non è possibile assegnare l’incarico a docenti con il titolo richiesto, le supplenze per infanzia e primaria possono essere date anche a docenti senza titolo. Questa è una soluzione estrema, utilizzata solo quando non ci sono candidati idonei all’interpello.
Giuseppe Titone è un giovane Copywriter e Web Content Writer. A soli 19 anni ha avviato la propria carriera nel mondo digital. Bilingue, con una spiccata passione per la tecnologia e il mondo tech, si occupa della scrittura di contenuti ottimizzati su questo blog.
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