Come avviene la convocazione per le supplenze GPS e GAE?
Il sistema scolastico italiano si basa su una complessa rete di graduatorie per assegnare le supplenze, dalle annuali a quelle temporanee. L’Ordinanza Ministeriale 88/2024 ha delineato con chiarezza come avviene l’attribuzione dei posti vacanti, seguendo un ordine gerarchico che punta a garantire il rispetto delle competenze e delle qualifiche dei docenti. Dunque, come funziona l’assegnazione delle supplenze?
In questo articolo analizzeremo il percorso che porta all’assegnazione delle supplenze, partendo dalle Graduatorie ad Esaurimento (GaE) fino ad arrivare alle domande di Messa a Disposizione (MAD).
Indice dei contenuti:
Le Graduatorie ad Esaurimento e l’assegnazione delle supplenze
Il primo passo per l’assegnazione delle supplenze è rappresentato dalle GaE, le Graduatorie ad Esaurimento. Queste sono graduatorie che includono i docenti in possesso di abilitazione all’insegnamento, e che sono stati inseriti prima della chiusura delle iscrizioni.
Queste graduatorie, come suggerisce il nome, sono “ad esaurimento”, il ché significa che non è più possibile iscriversi e si riducono progressivamente man mano che i docenti in lista vengono assunti o rinunciano.
Le GaE hanno la precedenza nell’assegnazione delle supplenze annuali, cioè quelle che durano fino al termine dell’anno scolastico o fino al 31 agosto. Solo dopo che tutti i posti disponibili nelle GaE sono stati coperti si passa allo scorrimento delle altre graduatorie.
Assegnazione delle supplenze con le GPS: il sistema strutturato
Esaurite le GaE, si attivano le GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze), suddivise in due fasce distinte.
La prima fascia è riservata ai docenti che possiedono l’abilitazione all’insegnamento. Questi hanno priorità rispetto alla seconda fascia, composta da docenti che, pur non essendo abilitati, hanno conseguito il titolo di studio che consente l’accesso alla classe di concorso richiesta.
La posizione dei candidati in graduatoria però non dipende solo dal titolo di studio, ma anche dall’esperienza lavorativa accumulata e dai corsi di formazione e aggiornamento svolti. Questo sistema cerca di bilanciare la qualità dell’insegnamento offerto, privilegiando chi ha maggiore esperienza o si è ulteriormente qualificato.
L’assegnazione delle supplenze tramite GPS è centralizzata: un algoritmo si occupa di incrociare le disponibilità dei posti con le preferenze espresse dai candidati, valutando anche criteri territoriali.
Graduatorie di Istituto e Interpelli
Se anche con le GaE e le GPS non è possibile coprire tutti i posti disponibili, si passa alla fase successiva: lo scorrimento delle Graduatorie di Istituto. Queste graduatorie sono prese in esame dalle singole scuole per assegnare supplenze temporanee di breve durata e coinvolgono docenti non inclusi nelle GaE o nelle GPS, ma che hanno comunque presentato domanda per insegnare in una determinata scuola.
Quando nemmeno le Graduatorie di Istituto riescono a coprire tutti i posti, si apre la fase degli interpelli.
Gli interpelli sono strumenti di relativa recente concezione, utilizzati direttamente dalle scuole. Gli istituti pubblicano infatti avvisi formali, rivolgendosi direttamente ai potenziali candidati. Questi avvisi vengono resi pubblici sui siti istituzionali delle scuole e degli Uffici Scolastici territoriali, specificando tutte le informazioni necessarie sulla supplenza, inclusi orari, durata e requisiti richiesti.
All’interno di un interpello sarà possibile trovare dunque:
- Informazioni sulla supplenza;
- Titoli richiesti, se abilitazione o specializzazione sul sostegno;
- Modalità e termini di presentazione delle domande;
- Modello di candidatura;
- Termini per rispondere alla convocazione, e obbligo presa servizio entro 24 ore dall’accettazione;
- Richiamo alle sanzioni previste dall’art. 14 dell’Ordinanza;
- Informativa sulla protezione dei dati personali.
L’interpello è un passaggio fondamentale per evitare che le scuole rimangano scoperte, soprattutto in discipline o aree dove la carenza di docenti è più sentita.
La Messa a Disposizione per l’assegnazione delle supplenze
Quando tutte le graduatorie e gli interpelli si rivelano insufficienti, infine, entra in gioco la Messa a Disposizione (MAD) che tutti hanno dato per persa all’annuncio degli interpelli. In realtà, questo strumento risulta ancora particolarmente utile, specie in diversi casi.
La MAD è una procedura che permette ai docenti di presentare la propria candidatura spontanea direttamente alle scuole, anche se non sono iscritti in nessuna graduatoria. Le MAD rappresentano una risorsa preziosa per le scuole che si trovano a dover coprire posti vacanti in modo rapido. Tuttavia, l’Ordinanza Ministeriale stabilisce chiaramente che possono essere utilizzate solo dopo aver esaurito tutte le altre vie di assegnazione, garantendo così il rispetto delle priorità previste dalle graduatorie ufficiali.
Per inviare una MAD è necessario possedere un titolo di studio idoneo all’insegnamento nella classe di concorso specifica, anche se l’abilitazione non è obbligatoria.
In assenza di candidati abilitati, infatti, le scuole possono accettare anche chi è in possesso di un titolo di studio valido o studenti in corso di qualificazione.
Conclusioni
Il sistema di assegnazione delle supplenze, come previsto dall’OM 88/2024, segue un percorso chiaro e articolato, volto a garantire che i posti vacanti siano coperti da docenti qualificati nel modo più efficiente possibile, e nel rispetto di determinati requisiti di priorità.
Le GaE e le GPS rappresentano il cuore di questo sistema, ma quando si esauriscono tutte le opzioni, strumenti come gli interpelli e le MAD permettono comunque alle scuole di trovare il personale necessario.
Giuseppe Titone è un giovane Copywriter e Web Content Writer. A soli 19 anni ha avviato la propria carriera nel mondo digital. Bilingue, con una spiccata passione per la tecnologia e il mondo tech, si occupa della scrittura di contenuti ottimizzati su questo blog.
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